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Rischio sismico delle costruzioni. Le nuove Linee guida.

Rischio sismico delle costruzioni. Le nuove Linee guida.
Dal 1° marzo 2017 sono operative le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Tutte le informazioni sul provvedimento che consente di attivare il Sismabonus.

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Le “Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni”, approvate all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori Pubblici il 20 febbraio ed entrate in vigore il 1° marzo, nascono dalla necessità di prevenzione antisismica in tutte le zone sismiche del Paese, promuovendo una cultura della conoscenza e della prevenzione. 

Dal punto di vista dei contenuti tecnici, le Linee guida affrontano con un nuovo approccio il tema della classificazione del Rischio Sismico delle costruzioni esistenti coniugando: il rispetto del valore della salvaguardia della vita umana (mediante i livelli di sicurezza previsti dalla Vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni) e la considerazione delle possibili perdite economiche e delle perdite sociali. 

Attraverso le Linee Guida si attribuisce a un edificio una specifica “Classe di Rischio Sismico”, mediante un unico parametro che tiene conto sia della sicurezza sia degli aspetti di carattere economico. Questa valuta il danno atteso a seguito di un possibile evento sismico, in base all’interazione di diversi fattori: Pericolosità, ossia la probabilità che si verifichi un sisma; Vulnerabilità, ovvero la valutazione delle conseguenze del sisma; Esposizione, ovvero valutazione socio-economica delle conseguenze. 

Vengono individuate così otto classi di Rischio Sismico per valutare le costruzioni: da A+ (corrispondente al rischio minore), scendendo ad A, B, C, D, E, F e G (corrispondente al rischio maggiore). Le linee guida forniscono due metodologie per la valutazione: 

• una convenzionale, applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione e qualunque miglioramento del numero di classi di rischio sismico, la cui valutazione si basa sui metodi di analisi già previsti dalla Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008; 

• una semplificata, che si applica per lavori minori, ai fini della detrazione fiscale, agli edifici in muratura quando il miglioramento è di una sola classe di rischio con l’indirizzo di massima su come progettare interventi di riduzione del rischio per portare la costruzione ad una o più classi superiori.

Per promuovere un piano volontario dei cittadini di valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico con il Sismabonus si è attivato un rilevante incentivo, secondo la detrazione fiscale prevista dall’articolo 1, comma 2, lettera c), della legge di Bilancio 2017 –Legge 11/12/2016, n. 232 (Cfr. nostra precedente Circolare n. 39 del 22 dicembre 2016, prot. n. 5742). Le Linee guida sono fondamentali per attivare le misure rafforzate per il Sismabonus

Rispetto alle ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe (50%) le detrazioni per la prevenzione sismica aumentano notevolmente qualora si migliori l’edificio di una o due classi di Rischio Sismico. Il decreto stabilisce anche le modalità per l'attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi. Per attivare i benefici fiscali i professionisti (cioè architetti e ingegneri) dovranno fare riferimento alla classificazione prevista dalle nuove Linee guida, con le quali si attribuisce ad un edificio una specifica classe di rischio sismico.


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