La timida risalita dell’economia e del settore residenziale, dopo circa otto anni di difficoltà, rivela ancora oggi una certa fragilità. L’emergenza abitativa colpisce una fascia sempre più ampia della popolazione, composta soprattutto da giovani, classe media, lavoratori in mobilità, cittadini della terza età, lavoratori immigrati e interi nuclei familiari che non riescono spesso ad accedere a una casa adeguata, salubre e dignitosa. Per perseguire la propria missione Confcooperative Habitat ha messo a fuoco alcuni temi prioritari di lavoro e di riflessione, per una nuova stagione di protagonismo del movimento cooperativo di abitazione, capace di offrire soluzioni e risposte ai nuovi bisogni legati alla casa e all'abitare e di dare il proprio contributo nella riflessione sulla casa, su un nuovo immaginario dell'abitare urbano, e nella creazione e trasformazione delle città di oggi e di domani.
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Rigenerare la federazione e la rappresentanza delle cooperative di abitazione
Mutualità e partecipazione dei soci a tutte le fasi del processo edilizio sono le radici da cui sono nate le cooperative di abitazione e oggi rappresentano la garanzia perché possano continuare a operare virtuosamente. Per affrontare la perdurante crisi del settore e le criticità che minano l'attività e il patrimonio imprenditoriale del movimento cooperativo, Confcooperative Habitat è impegnata in una riflessione interna da cui è nato il Rating associativo mutualistico e il relativo Regolamento, un sistema di valutazione e monitoraggio continuo delle associate, attraverso indicazioni e linee guida, ma anche e soprattutto con regole base per recuperare il profilo valoriale e imprenditoriale delle cooperative di abitanti. Questo strumento di regolamentazione che si basa sui principi di trasparenza, mutualità e cooperazione, spazia dalla gestione e le procedure operative interne, alle relazioni consortili e tutte le forme di interazione e collaborazione fra cooperative e con i fornitori. Condizione indispensabile per una nuova stagione cooperativa e una rappresentanza efficace del movimento cooperativo nel mercato e nella società, il Regolamento è obbligatorio per tutte le cooperative e i consorzi di nuova formazione e in via di adozione dalle associate già costituite.
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Rigenerare la cultura della cooperazione abitativa
Tema di lavoro e linea di azione prioritaria di Confcooperative Habitat è la formazione di nuove risorse e l'aggiornamento costante di quelle già attive in un'ottica intersettoriale e confederale. I percorsi formativi per dirigenti e per nuovi promotori cooperativi di Confcooperative Habitat vertono su diversi temi: alfabetizzazione mutualistica, operatività cooperativa (procedure, rating,..), focus su esperienze virtuose e case history di successo, progettualità confederale con le altre federazioni di Confcooperative Habitat. Obiettivo del percorso formativo è una presenza pro attiva sui territori, capace di organizzare una risposta efficace alle nuova domanda abitativa, per un rinnovato protagonismo del sistema cooperativo in chiave sociale e imprenditoriale.
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Rigenerare la professionalità del movimento cooperativo
AAA architetticercasi è il concorso per giovani progettisti ideato nel 2008 da Confcooperative Habitat come occasione per scoprire giovani talenti e diffondere la cultura dell’abitare cooperativo. Giunto alla sua quarta edizione nel 2015, il concorso ha molti e ambiziosi obiettivi. Prima di tutto si propone di selezionare, su basi meritocratiche e trasparenti, giovani progettisti di talento cui dare occasioni professionali concrete. Ambisce poi a costruire un luogo di condivisione e confronto culturale e tecnico sui temi della residenza sociale e cooperativa, ma anche sul ruolo della città, della qualità e dell’architettura. Infine intende essere veicolo per diffondere la cultura cooperativa, sia tra i giovani che nella città.
La quarta edizione di AAA architetticercasi è stata promossa da Confcooperative Habitat e da Fondosviluppo S.p.a. con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e si è rivolta a una fascia ancora più giovane di progettisti (architetti e ingegneri), gli under 32. Il bando di concorso è stato articolato per la prima volta su quattro diverse aree di lavoro in altrettante città sul territorio nazionale: Cernusco sul Naviglio (MI), Pescara, Bari e Catania. A questa edizione hanno preso parte oltre 500 architetti under 33 in gara da tutta Italia con 103 proposte progettuali e tante, nuove, sfide per il modo della cooperazione. Sono stati premiati 28 gruppi, in totale 126 giovani professionisti con un’età media di 28 anni con un montepremi complessivo di 56.000€ (14.000€ ad area). I vincitori sono così entrati in una lista di progettisti meritevoli, ai quali verranno assegnati incarichi nel campo della residenza sociale e cooperativa. A loro verrà inoltre offerta assistenza nella eventuale costituzione di cooperative di professionisti.
In quattro edizioni ( 2008, 2010, 2013 e 2015) il concorso AAA architetticercasi ha raggiunto diversi importanti risultati. In primo luogo ha dato vita a una comunità di giovani progettisti italiani e stranieri, molti dei quali si sono poi costituiti in gruppi di progettazione e oggi lavorano proficuamente. Due importanti pubblicazioni raccontano questo percorso in divenire, offrendo strumenti e occasioni di riflessione a progettisti, committenti e studenti sui temi del concorso. Lo stesso sistema cooperativo ha inoltre iniziato a raccogliere la sfida dell'innovazione e mettere in discussione prassi consolidate alla ricerca di nuove espressioni di qualità.
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Rigenerare le interazioni fra i settori, partendo da progetti imprenditoriali
Condizione e strumento della missione di Confcooperative Habitat è una viva progettualità confederale che garantisca la possibilità di valorizzare le politiche, la rappresentanza e i servizi che Confcooperative mette al servizio dei propri soci cooperatori e alle loro famiglie, mettendo in rete l'insieme di beni, servizi e valore costituito dalle migliaia di cooperative sparse in tutta Italia.
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Rigenerare le città
Lo storico radicamento territoriale del movimento cooperativo e la sua intersettorialità possono giocare un ruolo prezioso nella rigenerazione urbana, soprattutto laddove alla riqualificazione edilizia si affianca una riqualificazione sociale. In sinergia con altri settori del movimento cooperativo, con enti locali, imprese, associazioni e cittadini, Confcooperative Habitat studia i nuovi bisogni dell'abitare di oggi e di domani e sviluppa una riflessione sulla pianificazione urbana – nelle grandi aree urbane come nei piccoli centri - per attivare buone prassi con cui dare e ridare senso a spazi e favorire attraverso sistemi organizzativi coesi, collaborativi e funzionanti (come cooperative di comunità, progetti partecipativi, reti associative,,..) processi di valorizzazione del territorio e della comunità.
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Ricreare le condizioni dell’abitare
Le cooperative di comunità uno strumento di auto-organizzazione dei cittadini per rispondere a bisogni ed esigenze della comunità in cui si abita, un modello d’impresa mutualistico cooperativo aperto capace quindi di ricreare o rigenerare in questo modo i presupposti dell’abitare.
Abitare significa casa ma anche lavoro, cibo, benessere, salute, cultura, identità, memoria, il futuro che vogliamo edificare. Nella loro azione le cooperative di comunità puntano alla valorizzazione delle risorse locali che costituiscono ed esprimono i caratteri peculiari e unici della tradizione e della specificità dei luoghi. Sono assonanti in questo con lo spirito e l’identità di Confcooperative Habitat perché mirano a recuperare questa funzione abitativa, rigenerativa e ricreatrice dei borghi e di pezzi di città.
Con questo approccio si stanno diffondendo nelle aree interne, marginali, periferiche e di montagna, oltre che nelle periferie urbane. Confcooperative si è data un obiettivo ambizioso: contribuire alla nascita e alla crescita di cooperative di comunità ovunque ce ne sia le condizioni e l’esigenza.