Si è tenuta nei giorni scorsi, dal 6 al 9 novembre, a Ostana (CN) la quarta edizione del Festival ConversAzioni, l'appuntamento promosso da Confcooperative Habitat Piemonte, Confcooperative Habitat nazionale e la cooperativa di comunità Viso A Viso. L'iniziativa, dedicata al tema dell’inclusione nelle aree interne, ha riunito imprese di comunità, istituzioni e cittadini per condividere visioni e parole nuove sul futuro da abitare.
L'edizione di quest'anno ha invitato a costruire un nuovo vocabolario per abitare l'Italia, riconoscendo le cooperative di comunità come interpreti credibili di un cambiamento, capaci di sprigionare un’energia che genera sviluppo in territori che i più abbandonano.
La visione di Confcooperative
Organizzato da Confcooperative Habitat Piemonte, Confcooperative Habitat nazionale e la cooperativa di comunità Viso A Viso, ha visto la partecipazione della dirigenza nazionale con il Presidente Nazionale Maurizio Gardini, il Direttore Generale Fabiola Di Loreto e il Presidente Nazionale di Habitat Alessandro Maggioni. Al centro del confronto la necessità di rilanciare le aree interne attraverso una rete di collaborazione tra pubblico, privato e mondo cooperativo, in particolare attraverso il riconoscimento del ruolo fondamentale giocato dall’economia sociale.
Come ha ricordato il Presidente Maurizio Gardini, “il Piano nazionale per l’economia sociale, rappresenta un segnale di speranza, perché non parla di assistenzialismo, ma di un’economia che unisce imprenditorialità e benessere collettivo. Le cooperative di comunità sono un esempio di economia sociale che nasce per rispondere ai bisogni reali delle persone, mantenendo insieme aspirazioni, lavoro e sviluppo. Non si può pensare che i territori sopravvivano solo grazie ai fondi, ma bisogna costruire certezze partendo dai bisogni concreti delle comunità”.
Il Direttore Generale Fabiola Di Loreto ha inoltre sottolineato l’importanza di una strategia condivisa per le aree montane e interne, richiamando la politica alla sua responsabilità: “Servono spazi in cui far nascere idee e portarle alla politica. La legge nazionale sulle cooperative di comunità è ferma, ma è fondamentale che la politica riconosca il suo valore strategico per la salvaguardia dei territori e della popolazione”.
Il Presidente di Confcooperative Habitat, Alessandro Maggioni, ha invece posto l'accento sul tema dell'equità, ricordando come il tema dell’abitare sia oggi “profondamente connesso con la dimensione sociale ed economica dei territori. Le cooperative di comunità offrono visioni concrete e, in certi casi, quasi eroiche. La sfida è creare strumenti concreti, capaci di ridurre le disuguaglianze tra aree ricche e aree povere. Oggi serve un nuovo coraggio mettere in campo meccanismi perequativi e redistribuire la ricchezza”.
Istituzioni e territori: la forza della sinergia
Il Festival ha registrato una significativa partecipazione istituzionale, tra cui l’Assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Aree interne e GAL della Regione Piemonte, Marco Gallo, e l’Assessore ai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione e al Patrimonio della Regione Piemonte, Gianluca Vignale, oltre al Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Jacopo Suppo e Presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo.
Alberto Anselmo
, Presidente di Confcooperative Habitat Piemonte, ha ribadito la centralità del Festival per il territorio:
“Il Festival Conversazioni è diventato un punto di riferimento della cooperazione piemontese, conferma l'importanza per Confcooperative Habitat Piemonte di lavorare per sostenere lo sviluppo delle nostre cooperative di comunità e di abitazione. Dobbiamo attivare sui singoli territori, anche i più piccoli, sinergie tra i principali soggetti pubblici e privati locali".
Federico Bernini, Presidente di Viso A Viso, ha ribadito il valore del Festival come vero e proprio laboratorio:
“ConversAzioni nasce dalla volontà di mettere in relazione esperienze, saperi e comunità. Le diverse storie portate ad Ostana, da numerose cooperative di comunità provenienti da diverse regioni italiane, sono il simbolo di una montagna che non si arrende: la cooperazione è strumento di rinascita. Il dialogo tra cittadini, istituzioni e imprese è il primo passo per costruire modelli sostenibili di abitare e lavorare in montagna”.L'iniziativa si è conclusa con l'impegno a continuare nella promozione e a stimolare le sinergie di rete, creando strumenti "a misura di comunità".