Martedì 19 novembre la
Carta dell’Habitat di Confcooperative approda in università nel seminario dedicato organizzato all’interno del
Laboratorio Finale Ri_Di (Rigenerazione Diffusa) del Corso di studi di Architettura e Disegno Urbano, Scuola AUIC, del
Politecnico di Milano.
Alessandro Maggioni, presidente di Confcooperative Habitat, e
Gianfranco Consonni, professore emerito di Urbanistica del Politecnico di Milano, interverranno al
Laboratorio Finale Ri_Di, per presentare il
decalogo di valori e principi operativi ideato per Confcooperative dal professor Consonni e adottata da Confcooperative Habitat nell'assemblea nazionale del 19 giugno 2018 per rifondare l’approccio alla trasformazione urbana e territoriale del movimento cooperativo e ribadire la responsabilità di tutti i soggetti chiamati a operare nel dare forma alla città e alla vita di quanti vi abitano.
Proprio questa la finalità del Laboratorio Finale Ri_Di (Rigenerazione Diffusa), un esercizio progettuale per “definire prestazioni e dotazioni dello spazio aperto, ma anche forme di governo e gestione per la trasformazione diffusa in un ambito di rigenerazione urbana”. Come recita la presentazione del laboratorio: “La rigenerazione urbana necessita di strumenti di regia e controllo della qualità che siano in grado di garantire prestazioni e dotazioni adeguate, ma anche di realizzare spazi urbani abitabili e inclusivi e di accompagnare i processi spontanei di trasformazione attraverso una accorta regia pubblica. Processi di rigenerazione di sezioni o ambiti omogenei del territorio urbano (un quartiere, un quadrante urbano intercluso tra infrastrutture, un contesto caratterizzato da fenomeni diffusi di dismissione e sottoutilizzo) hanno bisogno in primo luogo di strumenti di coordinamento, poiché spesso si tratta di dinamiche spontanee e disordinate, talvolta guidate dalle scelte localizzative degli operatori. La capacità di coordinamento, che deve vedere la cooperazione di imprese e istituzioni, non è tuttavia sufficiente. I processi di rigenerazione devono essere intesi come progetti di sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale, capaci di mobilitare risorse tecnologiche e di attivare economie della condivisione”.
Ore 11
Aula 402, Edificio 4, Campus Leonardo
Campus Leonardo, Milano