Mercoledì 31 gennaio a Milano si è dibattuto a Palazzo Marino sul legame fra costi abitativi, redditi e retribuzioni, e prospettive di sviluppo urbano sullo spunto del primo report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (OCA) promosso da Consorzio Cooperative Lavoratori e Delta Ecopolis in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DAStU - Politecnico di Milano.
I dati del primo report hanno messo in luce la necessità di una schietta riflessione di taglio politico e sociale sulla condizione dell’attuale rapporto tra lavoro e accesso alla casa nella città di Milano, come hanno sottolineato i coordinatori della ricerca Massimo Bricocoli (professore di Politiche Urbane e Housing e direttore DAStU Politecnico di Milano) e Marco Peverini (assegnista di ricerca DAStU Politecnico di Milano) fra i relatori dell'incontro insieme agli assessori Giancarlo Tancredi (delega alla Rigenerazione Urbana) e Pierfrancesco Maran (delega alla Casa e Piano Quartieri), Emanuela Curtoni, direttrice Area Territorio e Ambiente di Assolombarda, con la moderazione della giornalista Rita Querzè.
Il tavolo di confronto è stato aperto da Alessandro Maggioni, presidente Consorzio Cooperative Lavoratori, che ha evidenziato come “L’Osservatorio e le sue analisi vanno viste come un servizio che due importanti cooperative, CCL e Delta Ecopolis, hanno voluto donare alla città di Milano per leggere – attraverso una ricerca libera e rigorosa - le dinamiche di affordability, definendole in relazione alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici che danno molto a Milano. I dati emersi dalla ricerca dell’Osservatorio interrogano noi stessi cooperatori: siamo ancora in grado di rispondere ai bisogni dei nostri soci? Cosa possiamo fare, assieme al Pubblico e ad altri soggetti che sentono come noi questa preoccupazione per continuare a fare sì che Milano sia ancora la città del lavoro? Sono domande che, con questi dati, ci facciamo con ancora più forza, non sentendoci mai assolti!”.
“Il dato sostanziale è questo: come cooperativa operiamo e cerchiamo di realizzare case per i lavoratori, in particolare per il ceto medio-basso. Quindi, ciò che ci preme, è avere la piena consapevolezza delle condizioni reddituali dei cittadini e dei costi delle case, proprio perché il nostro obiettivo e la nostra prerogativa sono costruire case attraverso lo scambio mutualistico - ha continuato Vincenzo Barbieri, presidente Delta Ecopolis - “. È chiaro che una cooperativa ha la possibilità di farlo in autonomia – tenendo però conto della condizione del mercato attuale – ma ciò che emerge dal report è la necessità di un confronto e di un coordinamento con il Pubblico, nello specifico Comune e Regione, rispettivamente per quanto riguarda le norme urbanistiche e la disponibilità a contribuire con fondi per ridurre l’impatto dei costi sulle case, consentendo a chi viene a viere a Milano, con uno stipendio medio, una condizione abitativa dignitosa”.
La questione dell’abbordabilità è oggi un’emergenza in diverse grandi città in fase espansiva con dinamiche urbanistiche, sociali ed economiche che vanno inevitabilmente a modificare l’assetto della città, con un conseguente rialzo dei valori immobiliari in zone sempre più lontane dal centro. Questa tendenza inevitabilmente anche a Milano va a pesare sulle spalle dei lavoratori a reddito medio basso, inclusi i cosiddetti key workers (servizi di base entro una visione funzionalista – quasi aziendale – della città) e oggi anche profili più qualificati, costringendoli a cercare un’abitazione in zone più periferiche.
Analizzando i dati relativi al numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, si può notare, poi, come dal 2015 al 2021 nel comune di Milano sono stati richiesti permessi di costruire da enti pubblici per soli 196 alloggi, pari all’1,1% del totale dei permessi richiesti, con una conseguente offerta di alloggi pubblici largamente inferiore alla domanda espressa: nel 2022 sono state presentate domande da 36.946 nuclei familiari a fronte di 1.523 alloggi messi in avviso e di 1.297 alloggi assegnati.
“Siamo consapevoli - ha commentato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi - che il tema dell’abitare a prezzi sostenibili sia oggi essenziale, come uno degli elementi contraddittori dello sviluppo urbanistico delle città contemporanee. Ed è infatti tra i principali motivi che ci hanno spinto alla revisione del Piano di Governo del Territorio, con la quale vogliamo arrivare entro il prossimo decennio ad una dotazione di circa 20mila nuovi alloggi, in aggiunta agli 8mila già in programma, a canone calmierato rispetto ai prezzi di mercato, per favorire soprattutto i giovani, le famiglie di neoformazione e in generale le persone con disponibilità economiche medie e medio-basse”.
“Siamo pienamente consapevoli che Milano, come tutte le grandi città europee, oggi debba affrontare con determinazione il tema del costo delle case che cresce a un ritmo superiore agli stipendi. Non dimentichiamoci che una questione fondamentale resta sbloccare la crescita dei salari, ma sull’altro aspetto dobbiamo percorrere ogni strada possibile: dall’incremento dell’affordable housing, al nuovo canone concordato, da progetti per usare a pieno le case pubbliche come “case ai lavoratori”, al ripristino di fondi per il sostegno affitti, purtroppo azzerati dal nuovo Governo”, ha dichiarato Pierfrancesco Maran assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano.
"Il sistema abitativo, insieme alle infrastrutture e agli altri servizi pubblici, è un elemento chiave e condizione di base per lo sviluppo sostenibile di un territorio, oltre che per la competitività delle sue imprese. Per contribuire ad affrontare le criticità nell’ambito della casa abbordabile, Assolombarda si pone come catalizzatore della collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore, lavorando attivamente come facilitatore per sviluppare soluzioni innovative. L’associazione agisce anche come pivot di un hub di imprese innovative che lavorano insieme nella costruzione di un ambiente edilizio efficiente e sostenibile, sia dal punto di vista costruttivo che gestionale. Uno sforzo che mira a creare un ambiente costruito che sia non solo efficiente ma anche inclusivo, contribuendo così a un tessuto urbano che soddisfi le esigenze abitative e favorisca la crescita sostenibile del territorio"- afferma Emanuela Curtoni direttrice dell'Area Territorio e Ambiente di Assolombarda.
Il Rapporto "Non è una città per chi lavora. Costi abitativi, redditi e retribuzioni a Milano" è scaricabile online a questo link https://oca.milano.it/report-2023/