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A Milano patto per un nuovo vicinato tra CCL e Confcommercio

A Milano patto per un nuovo vicinato tra CCL e Confcommercio

Tra gli obiettivi, favorire l'insediamento di attività commerciali negli spazi attrezzati dei condomini del Consorzio Cooperative Lavoratori.

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Una Milano che si evolve - attrattiva nel contesto internazionale con grandi flussi turistici e forti investimenti finanziari per nuovi progetti urbanistici – ma anche capace di continuare ad essere attenta al tessuto economico e sociale della città e dei suoi quartieri con l’abitazione, i servizi la rete commerciale di prossimità. È da questo equilibrio che nasce la partnership tra il Consorzio Cooperative Lavoratori CCL e Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con un protocollo d’intesa per promuovere la cooperazione abitativa e il commercio di vicinato firmato mercoledì 5 aprile a Palazzo Castiglioni, in Confcommercio Milano da Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori e Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza

 

Con l’accordo CCL e Confcommercio milanese intendono adottare forme di collaborazione basate sulla stabile consultazione e di mutuo scambio, per sviluppare nuovi contesti abitativi radicati nei quartieri in cui si insediano i progetti delle cooperative di CCL o rafforzare i quartieri in cui vi sono già realizzazioni di cooperative di CCL. CCL si impegna a valorizzare le attività commerciali associate a Confcommercio MiLoMB e a presidiare le trasformazioni urbanistiche in atto nei quartieri di riferimento, assicurando la valorizzazione sia dello spazio pubblico sia delle attività commerciali esistenti nell’ottica della vivibilità di quartiere. Tale valorizzazione può essere la strada per fare sì che la cosiddetta “città dei 15 minuti” possa diventare realtà - considerando come baricentro di tale area l’insediamento della cooperativa di CCL di volta in volta individuata - attraverso la creazione di convenzioni tra le attività commerciali e gli abitanti della cooperativa, iniziative di CCL tramite la cooperativa di zona presso le suddette attività e viceversa, ma anche grazie all’insediamento, temporaneo o su turni, delle attività commerciali associate a Confcommercio all’interno di appositi spazi attrezzati dei condomini di CCL con l’obiettivo di offrire un servizio di prossimità ai residenti.

“Il commercio di vicinato è un patrimonio di ogni città. Ravviva le strade, crea economia e rende ospitali le città. Senza commercio una città è sterile. D’altro canto, le nostre iniziative sono fatte, da subito e ben prima della consegna degli alloggi, di persone e famiglie in carne e ossa che hanno bisogni e vivranno i quartieri dove si realizzeranno gli alloggi. Per tali ragioni e convinzioni abbiamo pensato che fosse cosa buona e giusta provare a incrociare le nostre attività, sia per contribuire a tenere viva e ospitale Milano, sia per far sì che le case delle nostre cooperative siano sempre più e sempre meglio radicate nei quartieri e nelle strade della città” dichiara Alessandro Maggioni, presidente Consorzio Cooperative Lavoratori CCL. 

Per Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza “L’intesa con il Consorzio Cooperative Lavoratori va nella direzione di favorire il commercio e i servizi di vicinato nei quartieri cittadini, facendo cogliere l’opportunità di trovare nuovi spazi nei piani terra degli edifici residenziali realizzati dalle cooperative di CCL. Una collaborazione importante che continua un percorso di attenzione per una Milano non a più velocità, ma in grado di offrire una migliore e diffusa qualità della vita su tutto il territorio”. 

 

 

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  • Guarda il video della firma del protocollo Firmato da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e Consorzio Cooperative Lavoratori (CCL) - a Palazzo Castiglioni (Confcommercio Milano) - un protocollo d’intesa per promuovere la cooperazione abitativa e il commercio di vicinato. Una “città dei 15 minuti” sempre più concreta attraverso convenzioni tra le attività commerciali e gli abitanti della cooperativa, ma anche grazie all’insediamento delle attività commerciali all’interno di appositi spazi attrezzati dei condom

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