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Abitare fuori Milano. Report Osservatorio Casa Abbordabile

Abitare fuori Milano. Report Osservatorio Casa Abbordabile

L'abbordabilità della casa tra città attrattiva e regione urbana.


Categorie: Primo PianoImmagini Di RappresentanzaDalle Cooperative

Tags: Milano,   Osservatorio Casa Abbordabile,   Fuori Milano

Il 12 marzo, l'Osservatorio Casa Abbordabile (OCA), promosso dal Consorzio Cooperative Lavoratori e LUM in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, ha presentato il suo secondo rapporto, intitolato "Fuori Milano". La nuova ricerca analizza la situazione abitativa in un raggio di 60 km intorno alla città, che include circa 300 comuni a cavallo di 7 province, e ne evidenzia sfide e opportunità in termini di accessibilità alla casa.

Il rapporto parte e conferma le conclusioni del primo rapporto "Non è una città per chi lavora": a Milano si allarga sempre più la forbice tra redditi/salari e costi abitativi e progressivamente individui e nuclei a reddito basso vengono espulsi dal perimetro comunale a causa della pressione sul mercato immobiliare, di prezzi delle case e affitti alle stelle. La progressiva espulsione dei residenti a basso e medio reddito (compresi gli stessi lavoratori e cittadini milanesi) verso i comuni dell'hinterland contribuisce a configurare l'hinterland come alternativa obbligata per chi non può permettersi di vivere a Milano. Il fuori Milano sembra effettivamente offrire alcune opportunità insediative più abbordabili, perlomeno per i livelli salariali medi: se nel capoluogo un operaio può acquistare una abitazione di 19 mq e un impiegato 25 mq, nella cintura metropolitana un reddito medio basta per 50mq. Tuttavia, il "Fuori Milano" più abbordabile implica "sacrifici - economici e personali - dovuti alle necessità di spostamento".  

Considerando l’indice di abbordabilità (che assume come riferimento il 30% del reddito medio nel comune e calcola i mq acquistabili con mutuo) si nota come un reddito medio non sia sufficiente per acquistare un’abitazione di 50 mq in buona parte della cintura del territorio di Milano, nei poli urbani come Pavia, Lodi, Abbiategrasso, Magenta, Treviglio e in tutta la Brianza lungo le direttrici maggiormente infrastrutturate. Per un lavoratore con retribuzione di circa 1.500 euro lordi al mese i comuni abbordabili sono prevalentemente quelli da cui è più difficile raggiungere Milano con i mezzi pubblici e che quindi hanno tempi di pendolarismo molto elevati. Affittare casa fuori Milano può sembrare l’unica opzione sostenibile per chi guadagna 1.500 euro lordi al mese, ma i dati mostrano che vivere lontano resta comunque costoso. In affitto la situazione migliora, ma resta critica: l’incidenza di affitto, trasporti e tempo di viaggio non scende mai sotto il 30% del salario netto e nei comuni più accessibili al trasporto pubblico si avvicina al 60%.

Le opportunità abitative abbordabili risultano concentrate in parti del territorio che offrono scarsa accessibilità al trasporto pubblico, spingendo eventuali pendolari a viaggi estenuanti ed eventualmente a dover sostenere i costi del possesso di un mezzo privato. La prima, più significativa, osservazione del secondo Rapporto OCA è l'evidenza della necessità di una politica metropolitana che connetta casa e trasporti.

“La nuova edizione del rapporto OCA rimette al centro un tema mai affrontato in una prospettiva strategica, strutturale e operativa: quello della Città Metropolitana. Milano senza la sua area metropolitana non sarebbe ciò che è – spiega il presidente Alessandro Maggioni - . Occorre guardare al fuori Milano come valida alternativa di buona vita in una giusta casa. Senza un potenziamento radicale della rete di accesso metropolitano al capoluogo, ogni discorso sulla mobilità dolce cade in contraddizione. Oggi ci sono le condizioni per ripensare a una nuova fase programmatica sul trasporto metropolitano, per rispondere al bisogno abitativo di tutte quelle persone normali che, ogni giorno, contribuiscono a fare di Milano la brillante città di cui tutti parlano”.

“La ricerca mette in evidenza come estendere l’analisi della questione abitativa su scala sovracomunale richieda di considerare l’abbordabilità della casa comprendendo insieme i costi e i tempi di trasporto che impattano sulla vita quotidiana e, complessivamente, le condizioni di adeguatezza del contesto abitativo e dei servizi. OCA proseguirà nell’elaborazione di alcuni studi di casi emblematici per individuare temi e questioni rilevanti per qualificare il dibattito e, auspicabilmente, il disegno di progetti e politiche”, ha contestualizzato Massimo Bricocoli, direttore del DAStU che coordina la ricerca con Marco Peverini e Lorenzo Caresana.

Presentazione Dati Rapporto OCA Fuori Milano
I dati contenuti nel secondo rapporto OCA - disponibile sul sito dell'Osservatorio OCA -  saranno presentati in un appuntamento pubblico presso il Politecnico di Milano venerdì 28 marzo, dalle 9.30 alle 12.30 nell'aula t.1.2. Edificio 13, Via Bonardi 9.(MM PIOLA, FN LAMBRATE)

Moderati da Laura Cavestri, giornalista de Il Sole 24 Ore, parteciperanno: Donatella Sciuto, rettrice Politecnico di Milano; Irene Tinagli, presidente della Commissione speciale del Parlamento Europeo sulla crisi abitativa nell’Unione Europea; Massimo Bricocoli, direttore DAStU, e Marco Peverini, ricercatore DAStU - Politecnico di Milano; Vincenzo Barbieri, presidente Libera Unione Mutualistica; Maurizio Festa, capo settore OMI Agenzia delle Entrate; Ota de Leonardis, già Università di Milano Bicocca; Massimo Garavaglia, presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato
e Alessandro Maggioni, presidente Consorzio Cooperative Lavoratori e di Confcooperative Habitat.

 

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