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Nicoletta Piccirillo, neopresidente di Confcooperative Habitat Lombardia

Nicoletta Piccirillo, neopresidente di Confcooperative Habitat Lombardia

Il percorso cooperativo e il discorso dell'assemblea regionale di venerdì 13 aprile.

Categorie: Dalla Federazione

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Il nuovo presidente di Federabitazione - oggi Confcooperative Habitat - Lombardia,  eletta nell'assemblea di venerdì 13 aprile è Nicoletta Piccirillo38 anni, consigliera di amministrazione del Consorzio CCL di Milano e vicepresidente della Cooperativa Don Giuseppe Ghezzi di Pero.  

"Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e soprattutto grazie ad Alessandro Maggioni e al Consorzio Cooperative Lavoratori che mi hanno permesso di poter avere questa possibilità - ha esordito durante l'assemblea regionale - . Nei mesi scorsi con Alessandro abbiamo lavorato per avere una bella “squadra” nel nuovo consiglio di Confcooperative Habitat Lombardia. Una squadra che in parte vuole essere in continuità con il passato e in parte vuole dare un segno di cambiamento e innovazione. In questo consiglio ci sono tanti giovani – sia per età che per esperienza - che di sicuro saranno in grado di dare il loro prezioso contributo in questo percorso. Una squadra che -  senza volerne fare una questione che oggi va molto di moda - ha visto raddoppiata la componente femminile. Da due a 4 consigliere! Sicuramente è un passo avanti, soprattutto in un settore come quello dell’abitazione dove è innegabile che la prevalenza degli operatori sia costituita da uomini. Una squadra che si troverà ad affrontare le sfide di un mondo - quello della cooperazione di abitanti - che non può più limitarsi a vivere e a ragionare in base agli “allori” del passato. Ormai è evidente che realizzare alloggi non può più limitarsi al semplice fatto di consegnare una bella casa ai soci, ma bisogna avere attenzione a tutto il contesto generale, pensare e coordinare tutti i servizi e le attività connessi e/o necessari alle persone che abitano i quartieri, e questo rende sempre più indispensabile una stretta sinergia con gli altri settori e con le istituzioni.  Soprattutto perché il contesto di oggi è cambiato: le città sono “fluide”, ogni luogo è facilmente raggiungibile, le relazioni sono veloci, la casa spesso è solo un punto di appoggio… E’ per questo che è fondamentale far riscoprire la bellezza di vivere in determinato ambiente".

"Dobbiamo essere sempre più consapevoli che nelle nostre attività stiamo facendo “arte”. Sia per la qualità progettuale e abitativa che sempre contraddistingue i progetti delle nostre cooperative, sia perché nelle iniziative che realizziamo dobbiamo essere in grado di coltivare e curare “l’urbanità” nel senso più vero e ampio del termine, l’attenzione alla qualità delle relazioni tra gli abitanti e tra questi ed il contesto in cui vivono - ha concluso il suo intervento - . Non è a caso la scelta del cambio di denominazione della Federazione: Confcooperative Habitat vuole esprimere esattamente questo. Va da sé che per poter attuare tutto questo, oltre alla necessaria “contaminazione” con gli altri settori di Confcooperative, è imprescindibile che la politica faccia propria la convinzione che tutte le decisioni in ambito urbanistico incidono sulla qualità dell’abitare e della città stessa, e che pertanto devono tendere a favorire la qualità del contesto e delle relazioni. ...Sono sicura che il nuovo Consiglio Regionale di Confcooperative Habitat sarà in grado di lavorare perché tutto ciò sia concretamente fattibile, perché i valori in cui crediamo non rimangano solo un buon biglietto da visita di cui possiamo vantarci ma abbiano una declinazione concreta e operativa in tutti i nostri progetti e nelle reazioni con i soci, le istituzioni e le città nel loro insieme".

Il percorso cooperativo

L’incontro con la cooperazione di Nicoletta Piccirillo è avvenuto ancora prima della laurea in Giurisprudenza quando inizia a prestare volontariamente aiuto nella cooperativa Don Ghezzi di Pero, la cooperativa “del paese”, quella dove famiglia e amici hanno trovato casa. Nel marzo del 2009 dopo la discussione della tesi in Diritto Ecclesiastico dal tutto “Il fattore religioso nelle raccomandazioni del Consiglio d’Europa”, partecipa al Corso per dirigenti cooperativi serale, promosso dal Consorzio CCL di Milano dove ben presto inizia a lavorare, un giorno alla settimana, in contemporanea con la pratica in un paio di studi legali milanesi. Di lì a poco la cooperazione l’ha sottratta al suo “primo amore”, la Legge. “Ho iniziato a impegnarmi sempre più, sia nella mia cooperativa, di cui sono divenuta poi vicepresidente nel 2013, sia nel Consorzio Cooperative Lavoratori. Inizialmente dedicavo un giorno alla settimana, poi sono diventati due. Le prime esperienze sono state legate al progetto Zoia, per cui ho seguito gli step burocratici di presentazione del progetto in Comune, e in seguito a Pero, dove ho allargato le mia attività occupandomi anche della promozione e i rapporti con le imprese, divenendo vicecoordinatrice delle iniziative”. Nel 2012 la decisione di lasciare l’ambito legale e impegnarsi a tempo pieno in CCL, fino a entrare nel Consiglio di Amministrazione nel 2017. In CCL si occupa in particolare di SSA, Società Cooperativa Servizi per l’Abitare, il global service cooperativo del consorzio. Nel 2014 ha preso parte alla costituzione del Gruppo OOP Giovani Lombardia, la rete degli imprenditori cooperativi under 40 di Confcooperative in Lombardia. Ha prestato per anni volontariato in Caritas. Ama il nuoto ed è membro di un coro polifonico parrocchiale.


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