Venerdì 13 aprile a Milano nel corso del FederationDay organizzato da Confcooperative Lombardia si è svolta l’assemblea regionale di Federabitazione Lombardia, una assemblea importante, che introduce grandi novità e anticipa fondamentali temi di lavoro per il comparto regionale e nazionale.
L’assemblea ha eletto la nuova presidente, Nicoletta Piccirillo, 38 anni, consigliera di amministrazione del Consorzio CCL di Milano e vicepresidente della Cooperativa Don Giuseppe Ghezzi di Pero. Con lei il nuovo consiglio lombardo composto da: Alessandro Santoro (Abita), Manuela Archetti (Immobiliare Sociale Bresciana), Roberto Ennio Oliva (Consorzio Coop.Ve Acli Soc. Coop.), Bruno Rampoldi (Abitare Rovellasca), Ilaria Nava (Abitare Varese), Gianluigi Pozzoli (Abitare Lomazzo), Lorenzo Pompeo Carenzi (Cascina Gatti), Alessandra Marsiglia (Solidarnosc Piranesi), Giuseppe Failla (S. Ambrogio), Fabio Rossini (Casa Nostra), Franco Volpe (Cascina Gatti), Alessandro Vadelka (Sant’Ilario), Alessandro Raimondi (Constantes), Emanuele Bana (Base Gaia), Giovanni Ciceri (Case Popolari Di Niguarda), Filippo Guizzetti (Cosenz 2005). Invitati permanenti al Consiglio: Carlo Dorio (Parco Azzurro) e Rossella Sacco (Spazio Aperto Servizi).
Fra le novità più importanti della giornata, l'adozione del nuovo nome Confcooperative HABITAT. Con l’assemblea regionale lombarda inizia infatti ufficialmente il percorso di trasformazione di Federabitazione in Confcooperative Habitat, che culminerà con l'assemblea nazionale di Federabitazione che si terrà il 20 giugno a Roma.
“Non solo una questione di loghi e di diciture ma di sostanza - ha spiegato Alessandro Maggioni, presidente uscente di Federabitazione Lombardia e presidente in carica di Federabitazione nazionale nel suo intervento di apertura lavori - . Con l’adozione, prima a livello regionale e poi nazionale di questa nuova definizione riconosciamo la missione e la vocazione trasversale dell’abitare: non solo un intervento di carattere architettonico ma sociale, economico, culturale così come sancisce la Carta dell’Habitat, elaborata per noi dal professor Giancarlo Consoni, docente emerito di Urbanistica del Politecnico di Milano. Una importante operazione culturale sviluppata con rigore e lucidità sulla nostra identità, il nostro ruolo e la nostra missione, che ci permette di procedere con coraggio nella strada aperta con il "Rating associativo e il codice di azione mutualistica" che abbiamo ideato e adottato per “fare pulizia”, per di liberarci di esperienze non genuinamente cooperative che inficiavano la nostra missione e il nostro nome. Il nuovo nome Confcooperative HABITAT è un ritorno alle origini, ai principi da cui veniamo, sanciti dai probi pionieri di Rochdale, e sancisce anche un lavoro profondo su cui sarà necessario confrontarsi con rigore. Dobbiamo essere radicali in questo. Per dare concretezza al nostro mandato e alla nostra missione che mi piace definire con le stesse parole adottate dal presidente Gardini: “siamo architetti del sociale". “Sono felice e orgoglioso di lasciare, dopo 14 anni di presidenza di Federabitazione Lombardia, un settore rinnovato. Nelle persone, nelle idee e nelle prospettive - ha concluso Maggioni - . In bocca al lupo alla presidente Nicoletta Piccirillo e al nuovo consiglio regionale di Confcooperative HABITAT che nasce oggi. La cooperazione deve continuare a esprimere un pensiero strutturato su città e su abitare. Avanti con la cooperazione!”.
All’assemblea è intervenuto Stefano Bolognini, neo assessore regionale Politiche sociali, abitative e disabilità di Regione Lombardia.
“La cooperazione e il privato sociale hanno una grande responsabilità: dare energia alla società per animare processi che vadano nella direzione di costruire una comunità rispettosa dei diritti ed essere allo stesso tempo volano di crescita. Oggi, più che mai - ha aggiunto l'assessore - la Pubblica Amministrazione guarda alla cooperazione come soggetto strategico per poter mettere in campo processi di rinnovamento. E' noto a tutti che le risorse pubbliche siano sempre più scarse e diventa quindi fondamentale ragionare in un'ottica di partenariato pubblico-privato, nelle sue diverse forme. Obbiettivo comune deve essere quello di mettere in campo interventi concreti e utili per la trasformazione della nostra società”. “Fin dall'inizio del nuovo mandato del presidente Fontana stiamo immaginando differenti momenti di collaborazione - ha proseguito - . In particolare il tema della rigenerazione urbana dei quartieri più degradati delle nostre città. Oggi più che mai servono progetti e piani di intervento per riqualificare quartieri abbandonati da troppo tempo. E' sufficiente citare Stadera e Lorenteggio di Milano e Zingonia al confine con Bergamo per rendere l'idea di cosa sto parlando. Il secondo è il tema del “riuso”. Dati recenti ci dicono che nella nostra regione ci sono oltre 100.000 alloggi vuoti perché invenduti e/o inutilizzati. Dobbiamo costruire una vera e propria alleanza per poter cercare di recuperare questo enorme patrimonio in modo che sia messo a disposizione di chi ha bisogno di una casa”. "Tutti insieme - ha concluso l'assessore Bolognini - dobbiamo puntare a una stagione di grande impulso istituzionale con la Regione pronta a essere protagonista su queste partite. Perché ciò avvenga e' fondamentale avere dei partner attenti e sensibili come il mondo cooperativo, per costruire insieme una Lombardia ancor più moderna, più forte, ma anche attenta alle persone più fragili. Dobbiamo raggiungere nuovi traguardi che producano importanti ricadute di benessere per i cittadini".
Ha portato il suo saluto e i suoi spunti sempre stimolanti anche Paolo Mazzoleni, presidente Ordine Architetti della provincia di Milano nonché direttore scientifico del concorso AAAarchitetticercasi, promosso dal 2008 da Federabitazione, con il suo intervento dedicato alla “quieta radicalità della cooperazione urbana”: “un approccio radicale, capace di mettere in discussione tutto ciò che fanno gli altri, di sovvertire le regole del privato e del settore in nome di una nuova identità collettiva - inclusiva ma non chiusa, molteplice e in divenire - e ai bisogni e alle nuove complesse sfide che ogni dimensione collettiva e comunitaria pone. Abbiamo bisogno della quieta radicalità della cooperazione per stimolare il pensiero sul fare città e fare comunità. E abbiamo bisogno che la cooperazione faccia cose nuove, faccia innovazione attraverso le persone e non solo attraverso i concetti. Così come abbiamo fatto con AAAarchitetticercasi coinvolgendo giovani professionisti, facendo conoscere loro la cooperazione e facendocela poi raccostare e reinterpretare di nuovo da loro stessi con nuovi linguaggi, nuove visioni e nuovi strumenti”. Alla fine del suo intervento, la consegna a sorpresa a Mazzoleni del riconoscimento di “cooperatore ad honorem” come ringraziamento dei tanti anni di amicizia e di proficua collaborazione con il movimento cooperativo.
A dare voce e concretezza a quanto fatto con AAAarchitetticercasi e a questa “scoperta della cooperazione”, sono intervenuti gli architetti Martino Lunghi e Chiara Gambarana, in rappresentanza del gruppo di giovani professionisti che nel 2015 si è aggiudicato la vittoria del concorso AAAarchitetticercasi con il progetto sull’area EX Garzanti di Cernusco sul Naviglio. Ha preso poi parola, portando il saluto di Legacoop, Barbara Farina, direttore di Legacoop Lombardia: “Complimenti per il lavoro innovativo di questi anni. È questo il momento di cambiare per non perdere il nostro ruolo civile. E siamo pronti a farlo insieme. È giusto che il mondo cooperativo sia più coeso e collaborativo”.
E, infine, è seguito il dibattito vivo e partecipato che ha toccato punti e temi di lavoro futuro, oltre al condiviso e sentito ringraziamento da parte di tutti per l’importante e prezioso lavoro svolto in 14 anni alla guida del comparto dal presidente uscente Alessandro Maggioni.