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La Cooperazione di abitazione, barriera alla gentrification.

La Cooperazione di abitazione, barriera alla gentrification.
Maggioni a InBlu Radio su manovra inglese di edilizia sociale contro la crisi abitativa.

Categorie: Primo PianoDalla Federazione

Tags: Alessandro Maggioni,   Confcooperative HABITAT,   Gentrification,   Cooperazione di abitazione


Osservare le dinamiche oltreconfine è spesso un prezioso esercizio di riflessione e valutazione anche su quanto avviene “in casa nostra”. Lo spunto arriva nuovamente da Francesca Lozito, giornalista di Radio In Blu, che ha interpellato Alessandro Maggioni, presidente di Confcooperative Habitat, sul recente annuncio anglosassone di un nuovo piano  per la realizzazione di 3 milioni di alloggi sociali in 20 anni. 

Una proposta che nasce dalla cronica crisi abitativa che negli ultimi decenni ha decimato la mobilità sociale, investendo la popolazione più a rischio, milioni di persone che vivono in case pericolose o inadatte.  "Oltre a 1,3 milioni di persone bisognose a causa di abitazioni pericolose, sovraffollamento, senzatetto e disabilità, la commissione ha stimato anche 1,2 milioni di giovani e 700.000 anziani intrappolati in affitto privato”. Leggi l'articolo del Guardian.

“L’annuncio della commissione trasversale può essere l’occasione di un profondo cambiamento, per rilanciare l’edilizia sociale come una risorsa nazionale al pari di salute, educazione e qualsiasi altra infrastruttura - ha commentato Alessandro Maggioni, presidente di Confcooperative Habitat - . Allo stesso tempo è sicuramente una condanna rispetto agli ultimi decenni di fallimenti politici in termini di edilizia sociale in Gran Bretagna”.  “Ben diversa è la situazione in Italia - ha proseguito -  dove, se è vero che la proprietà può apparire un elemento di rigidità di una certa mobilità sociale, dall’altra parte è sicuramente una barriera alla gentrification. In questo quadro, fra le tante risposte, ha giocato un ruolo prezioso anche la cooperazione ed è importante che continui a rivestire questo ruolo, è importante continuare a fare cooperazione di abitazione. La cooperazione ha infatti la possibilità di immobilizzare capitale e patrimonio per periodi lunghi, la cooperazione è un vero capitale paziente. Ha una prospettiva diacronica fondamentale per garantire stabilità sociale perché le cooperative non hanno proprietari, se non i soci e le generazioni che si susseguono. Anche se spesso non viene sottolineato, sono molte le cooperative di abitazione che festeggiano i cento anni e oltre di attività e di impegno per rispondere alle esigenze abitative di una importante fetta della società”. 

Ascolta l’intervista di Alessandro Maggioni su Radio In Blu.

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