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Lo Student Housing secondo Camplus

Lo Student Housing secondo Camplus

Da piccola cooperativa fra studenti a player di primo piano. Focus sull'ultimo numero di Forbes.


Categorie: Primo PianoDalle Cooperative

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Il numero 23 della rivista Forbes Italia è dedicato ai manager e alle aziende vincenti “che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo italiano, aziende che producono, esportano, creano lavoro, puntano all’ innovazione e danno fiducia ai propri collaboratori”. Tra questi è presente anche Camplus con un’approfondita intervista a Maurizio Carvelli, founder e Ceo. Un approfondimento sui futuri progetti di espansione e sull’attuale mercato dello student housing, all'interno della sezione Contrarian, fra le realtà di successo capaci di “andare contro” nell'accezione anglosassone del termine, di chi ha il coraggio di osare. Come la cooperazione da sempre sa fare, affrontando le sfide di oggi e di domani. 

Lo “student housing” presenta a tutti gli effetti oggi “un trend in continua crescita e con potenzialità di sviluppo importanti”. Soprattutto per l’Italia, “ uno dei paesi più attrattivi, in quanto il divario tra la richiesta di alloggi per studenti e l’offerta esistente è di gran lunga superiore alla media dei paesi europei e, più in generale, delle economie mature. A questo si aggiunge che alcune delle più rinomate università italiane sono tra i primi posti dei ranking internazionali e che il nostro paese si colloca al 5° posto in Europa per gli accordi Erasmus”. In sintesi, si intravede “un’industria da 50mila posti letto, con un raddoppio dell’offerta in soli 5 anni” per “3 miliardi di euro di investimenti”.

In questo settore in crescita gioca un ruolo di primo piano Camplus, che ne traccia storia e prospettive. Le origini negli anni ’80 a Bologna sull’onda spunto della legge sull’equo canone, che non rendeva più conveniente affittare appartamenti da parte di privati (con la conseguenza di una vera emergenza abitativa) senza minare con i medesimi vincoli l'azione di società affittuarie. “Così decidemmo di fondare una cooperativa - ricorda Carvelli - come intermediari tra i proprietari di casa e gli affittuari, riassegnando i posti letto agli studenti diventati soci della cooperativa stessa” e prevedendo una serie di servizi aggiuntivi: manutenzione, amministrazione, gestione dei nuclei abitativi. “In soli due anni contammo 500 studenti soci”. Una volta creata la base lo slancio verso qualcosa di nuovo: un accompagnamento dello studente a 360°, integrando anche l’aspetto formativo e nel 1985 il primo college con una proposta di vita integrale, oggi riconosciuta anche fra i “Collegi di Merito” dal Ministero dell’Istruzione. “Tutti i Camplus College sono progettati per garantire le migliori condizioni abitative, di studio e di svago. Uniscono la formula all inclusive (ristorazione, utenze, sala fitness, cambio biancheria, wi-fi e spazi comuni come sale studio, sale ricreative, biblioteca…) con una ricca offerta di attività formative integrate al percorso accademico”. Il tutto senza dimenticare i legami con il territorio in termini di sostenibilità ambientale ma anche di rigenerazione in senso più ampio.

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