La cooperazione di abitanti non si ferma. Per garantire risposte e supporto alle cooperative impegnate nei programmi per l’affitto e il godimento contro i pericoli derivanti da questa difficile crisi epidemiologica, Confcooperative Habitat
e le altre strutture di Confcooperative sono operative e assicurano la piena funzionalità "in smart working", per ascoltare problemi e necessità che dovessero segnalarsi su tutto il territorio nazionale.
Mercoledì 25 marzo c'è stata una riunione in videoconferenza con i presidenti e coordinatori regionali di Confcooperative Habitat per affrontare le prime problematiche e misurare lo stato del settore a livello nazionale, raccogliendo indicazioni dai territori. Da tutti i cooperatori di abitazione si è manifestata la grande vicinanza e gratitudine ai settori più esposti a questa ondata pandemica, in primis il settore sociale, sanitario, turistico-culturale e del lavoro.
“Prevale tra tutti la sorpresa per la dimensione del problema e una grande preoccupazione per ciò che accadrà al nostro Paese - commenta Alessandro Maggioni - . Al contempo non manca la voglia di guardare avanti, sapendo che la casa è più che mai al centro delle nostre esistenze, che il modello di vita in città dovrà essere ripensato e che tornare a stili di vita "lenti" - in quei territori fragili che potrebbero divenire l'ossatura di un radicale rovesciamento - potrà essere una scelta virtuosa-. In tutto questo la cooperazione, sempre più integrata tra settori, potrà giocare un ruolo centrale di ripensamento e di azione”.
Il prossimo Consiglio Nazionale di Confcooperative Habitat sarà convocato in conference call per martedì 7 aprile alle ore 15:00.
#IoLavoroPerLeCooperative