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Covid-19: Almeno 100 milioni per Sostegno canone locazione

Covid-19: Almeno 100 milioni per Sostegno canone locazione

Presentato dal senatore Mirabelli ordine del giorno in linea con Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione

Categorie: Primo PianoDalla Federazione

Tags: Alessandro Maggioni,   Confcooperative HABITAT,   Coronavirus,   Covid-19,   Alleanza delle Cooperative Italiane Settore Abitaz

Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione presenta una proposta di emendamento al Decreto Legge n. 18 del 2020 c.d. “Cura Italia” con una misura straordinaria, a sostegno del pagamento del canone di locazione per nuclei famigliari a basso reddito, conduttori di alloggi di edilizia residenziale sociale e gli assegnatari di alloggi in godimentodelle Cooperative edilizie a proprietà indivisa colpiti dall’attuale emergenza, attraverso l’incremento delle risorse destinate al Fondo per la morosità incolpevole.

Tale proposta è stata fatta propria dal Senatore Franco Mirabelli, che ha presentato al Senato un Ordine del Giorno, con il quale la 5^ Commissione permanente impegna il Governo a prevedere nel prossimo Decreto Legge in materia di Covid-19:

  • un incremento di almeno 100 milioni di euro, con apposito capitolo di spesa per l’anno 2020, della dotazione del Fondo inquilini morosi incolpevoli; 
  • l’erogazione dei fondi direttamente ai Comuni; 
  • che i soggetti interessati possano accedere al Fondo presentando domanda al Comune preferibilmente con modalità informatiche, richiedendo un contributo nella misura del 70% dell’importo complessivo del canone e delle spese accessorie per una durata massima 6 mesi da erogare direttamente alla proprietà dell’immobile, fino a esaurimento del Fondo stesso.

"La drammatica situazione che sta vivendo il nostro Paese con l’emergenza della pandemia da sindrome COVID-19, avrà potenziali dirompenti effetti anche nel nostro settore - ha commentato Alessandro Maggioni, presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione - . Non solo e non esclusivamente con effetti indotti da potenziali, ulteriori, cadute del mercato immobiliare, già provato di per sé da anni di difficoltà, ma anche e soprattutto laddove vi siano nostre cooperative impegnate in programmi di Edilizia Sociale in affitto o godimento, sostenuti in parte con risorse proprie e in parte ricorrendo a indebitamento bancario tramite mutui". 

"La spirale negativa che si potrebbe innescare è pericolosissima: i soci abitanti in case in affitto di cooperative perdono il lavoro o si vedono temporanee riduzioni di stipendi e salari; non hanno coperture di sorta e - come primo elemento a loro salvaguardia - interrompono il pagamento dei canoni, adducendo motivazioni connesse all’emergenza. In conseguenza, le cooperative, non incassando il dovuto, si troverebbero a dover pagare il mutuo contratto rischiando di non reggere e dover interrompere la preziosa funzione sussidiaria di welfare abitativo che da sempre svolgono attraverso l’applicazione di canoni convenzionati e in molti casi sociali". 

 

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